Anno nuovo, bonus fino al 2025
Chiude in positivo il bilancio 2021 per i lavori residenziali (+25,2%), grazie alle detrazioni stanziate dalla Legge di Bilancio dello scorso anno. Nonostante il boom di frodi che hanno fatto perdere 2mld di euro alle Casse dello Stato, il 30 dicembre 2021 è stata approvata la nuova Legge di bilancio per l’anno in corso. Risultato: la conferma dei Bonus edilizi e fiscali per 30 mld di euro.
Bonus invariati nel 2022
Resta invariato il Bonus del 50% sulle ristrutturazioni con il limite massimo di 96.000 euro di spesa per appartamento, già valido per i lavori in edilizia libera. Come l’anno scorso, ogni lavoro che apporta miglioramenti energetici deve essere comunicato all’ENEA (Ente per le nuove tecnologie, energia e ambiente) entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Sul sito www.detrazionifiscali.enea.it puoi inserire e gestire le pratiche per il Bonus Casa, l’Ecobonus e il Superecobonus 110% solo tramite la tua identità digitale (SPID).
Restano invariati anche il bonus mobili per arredi ed elettrodomestici, con spese detraibili fino a 10.000 euro, e il bonus verde con rimborso fino al 36% delle spese previste per la realizzazione di giardini (anche pensili), pozzi, recinzioni e impianti di irrigazione.
Bonus facciate, in quale zona si trova la tua casa?
Questa è la prima domanda alla quale rispondere se vuoi approfittare del Bonus facciate, confermato per l’anno in corso ma con la riduzione del rimborso dal 90 al 60% per le spese sostenute.
La detrazione fiscale si riferisce all’art.2 del D. n° 1444 del 1968 del Ministero dei lavori pubblici, che suddivide il territorio in zona A e zona B dove la prima:
- include territori di carattere storico, artistico o di particolare pregio ambientale,
- la seconda (zona B) include le altre parti del territorio in cui la superficie degli edifici non è inferiore al 12,5% della superficie fondiaria della zona.
Il Bonus facciate è valido solo per la manutenzione della facciata esterna degli edifici (compresa quella di sola pulitura o tinteggiatura). Sul sito dell’Agenzia delle Entrate si legge:
“Sono ammessi al beneficio esclusivamente gli interventi sulle strutture opache della facciata, su balconi o su ornamenti e fregi“.
Superbonus 110% valido fino al 2025
Il Superbonus previsto dal Decreto Rilancio consiste nella detrazione del 110% delle spese sostenute dal 1° luglio 2020 per interventi di:
- Efficienza energetica (impianti fotovoltaici o pannelli solari);
- consolidamento statico;
- riduzione del rischio sismico;
- ricarica di veicoli elettrici negli edifici.
La legge di bilancio 2022 ha prorogato l’agevolazione fino al 2025, con detrazione ripartita in quattro quote annuali di pari importo per condomini e persone fisiche. Per gli interventi effettuati su condomini ed edifici da 2 a 4 unità immobiliari la detrazione fiscale sarà al:
- 110% per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023;
- 70% per le spese sostenute nel 2024;
- 65% per le spese sostenute nel 2025. La detrazione al 110% fino al 30 giugno 2022 è confermata per interventi effettuati dalle Onlus, organizzazioni di volontariato e dalle Società sportive dilettantistiche.
NUOVO Bonus per le barriere architettoniche
La legge di bilancio 2022 prevede un nuovo incentivo per eliminare le barriere architettoniche in edifici già esistenti. La nuova detrazione è al 75%, sebbene i limiti di spesa dipendono da quanti appartamenti sia composto un edificio:
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50.000 euro per gli edifici unifamiliari o unità immobiliari indipendenti;
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40.000 euro nel caso di edifici composti da 2 a 8 appartamenti;
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30.000 euro nel caso di edifici composti da più di 8 appartamenti.
Puoi detrarre anche le spese di smaltimento e bonifica dei materiali utilizzati e dell’impianto, nel caso di sostituzione.
La detrazione al 75% può essere ripartita in cinque quote all’anno di pari importo oppure tramite sconto in fattura e cessione del credito.
Cosa s’intende per sconto in fattura e cessione del credito?
Sconto in fattura e cessione del credito sono le alternative alle spese edilizie rimborsate in quote annuali nella dichiarazione dei redditi. Lo sconto di pari importo alla detrazione fiscale, infatti, può essere chiesto direttamente nella fattura al tecnico che applica, dunque, l’intera percentuale di scontistica direttamente nella ricevuta di pagamento.
In alternativa, puoi convertire la tua detrazione fiscale in credito da cedere a un ente (attività autonoma, banca, società). In pratica, la cessione comporta inizialmente il pagamento effettivo dei lavori con un successivo rimborso al contribuente da parte dell’ente.
Nel caso scegliessi di cedere la tua detrazione fiscale non dimenticare di rivolgerti a noi per la certificazione e l’adeguamento alle normative antifrodi.
Per saperne di più leggi il nostro articolo dedicato all’argomento!