CILA, l’inizio dei lavori si presenta sul web
Aumentano i lavori di ristrutturazione, dunque, e con loro le comunicazioni previste per legge: quella di inizio lavori e quella asseverata, vale a dire certificata da un tecnico (CILA).
Cos’è la CILA?
La Comunicazione d’Inizio Lavori Asseverata è un titolo abilitativo compilato dal nostro Studio nei casi di:
- restauro e risanamento conservativo (frazionamento o accorpamento di unità immobiliari)
- eliminazione di barriere architettoniche
- manutenzione straordinaria senza interventi strutturali sull’edificio (apertura, chiusura di infissi e degli spazi interni)
- installazione di pannelli solari.
CILA, costi e documenti
Tutti gli interventi che richiedono la pratica CILA sono contenuti nel Testo Unico per l’Edilizia, alle voci “manutenzione straordinaria” e “restauro conservativo”. Quanto costa richiedere la CILA?
La somma da versare al Comune per i diritti di segreteria è pari a 291,24 euro.
La CILA deve essere presentata prima dell’inizio dei lavori, pena il pagamento di 333€ in sanatoria, ossia a lavori ancora in corso.
Si parla invece di CILA tardiva se presentata a fine lavori e, in questo caso, la sanzione ammonta a 1.000€.
Veniamo ora ai documenti da allegare al modulo CILA. Il nostro compito è quello di redigere una relazione tecnica a garanzia che i lavori non interessino parti strutturali dell’edificio (es. muri portanti). E’ necessario, inoltre, presentare:
- una documentazione fotografica dello stato di fatto dello spazio sul quale intervenire,
- la ricevuta di pagamento dei diritti di segreteria,
- documento di identità del proprietario e del tecnico incaricato,
- indicazione dell’impresa dei lavori.
CILA, l’inizio dei lavori
L’inizio dei lavori in CILA è immediato poiché, a differenza della SCIA o del Permesso di costruire, la CILA non è un’autorizzazione ma una comunicazione. Dunque, alcuna comunicazione al proprio Comune è necessaria ma la firma di un tecnico sì, il quale attesti che:
i lavori sono conformi agli strumenti urbanistici approvati e ai regolamenti edilizi vigenti, nonché che sono compatibili con la normativa in materia sismica e con quella sul rendimento energetico nell’edilizia e che non vi è interessamento delle parti strutturali dell’edificio; la comunicazione contiene, altresì, i dati identificativi dell’impresa alla quale si intende affidare la realizzazione dei lavori. (art. 6bis Testo Unico Edilizia 380/2001)
CILA, quando e come presentarla
Dal 16 maggio 2016 tutte le comunicazioni relative a pratiche di inizio lavori devono essere presentate esclusivamente via web. Come? Registrandosi alla piattaforma SUET (Sportello Unico per l’Edilizia Telematico) del Comune di Roma.
SUET, come accedere alla piattaforma
Per registrarsi alla piattaforma è necessario accedere al sito web del Comune di Roma, cliccare sulla Pagina “Servizi online” ed entrare nella sezione “Casa e Urbanistica”. Selezionare, poi, il proprio metodo di accesso per creare o entrare nell’Area Riservata.
SUET, chi può accedere al servizio
Al servizio possono accedere sia i proprietari che i professionisti. Selezionando la voce Soggetti legittimati (vedi Foto) è possibile ricercare e inserire le persone che hanno accesso alla richiesta, gestendo anche un eventuale processo di delega. La ricerca è possibile attraverso l’inserimento del Codice Fiscale.
Tre sono le tipologie dei soggetti legittimati:
- persona fisica con titolo diretto sull’immobile
- rappresentante della ditta o della società operante
- delegato alla richiesta del titolo edilizio
Nella sezione “Incarichi” è possibile verificare i nominativi dei tecnici incaricati (Foto 1), del Direttore dei lavori, insieme alle informazioni sulla costituzione delle imprese operanti (Foto 2). Necessario al completamento della sezione Tecnici incaricati è il nominativo del Direttore dei Lavori, obbligatorio sia per interventi ancora da eseguire sia per quelli in corso d’opera.
Rivolgiti a noi prima di qualsiasi intervento edile, evitando sanzioni e mantenendo fede al proprio senso civico!
Si alla CILA per il Superbonus
Abbiamo aperto questo articolo citando le Detrazioni fiscali previste e prolungate al 2022 dalla nuova Legge di bilancio 2021.
Questa non prevede solo il rimborso del 50% delle spese sostenute per ristrutturazioni: gli emendamenti del Governo aumentano con il bonus mobili, bonus facciate, bonus verde e il Superbonus al 110%: partiamo da quest’ultimo.
Con il Decreto Semplificazioni Bis 77/2021 le ristrutturazioni agevolate del 110% necessitano ora della CILA.
In sostanza, la nuova norma prevede che gli interventi in detrazione fiscale vengano considerati di manutenzione straordinaria, dunque realizzabili tramite la Comunicazione d’inizio Lavori Asseverata (CILA), ad esclusione di demolizioni e ricostruzioni.
Il Superbonus è valido sia per le ristrutturazioni edilizie sia per migliorare l’efficienza energetica degli edifici. Per il nuovo anno è stata introdotta la formula 6+6, vale a dire che se entro i primi sei mesi del 2022 i lavori hanno raggiunto il 60% dell’intervento complessivo, la detrazione al 110% spetta anche per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2022.
Si parla, invece, del 60% delle detrazioni per il Bonus Facciate degli edifici. Attenzione però! Il Bonus facciate non riguarda quelle interne, cioè quelle non visibili dalla via pubblica.
Coperture green e giardini sono messi a nuovo grazie al Bonus Verde che permette ai proprietari una detrazione fiscale pari al 36% delle spese sostenute.
Dall’esterno all’interno: arredamenti, arredi ed elettrodomestici di immobili ristrutturati sono rimborsabili al 50% grazie al Bonus mobili. Buone notizie non solo per la semplificazione delle procedure, come abbiamo visto, con l’introduzione della CILA ma anche per i massimali del Bonus mobili innalzati da 10mila a 16mila Euro.